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L'isola delle rose

Giorgio Rosa era un ingegnere, un uomo che non credeva nelle istituzioni, insomma si sentiva un pesce fuor d’acqua. Cosa fare allora in un periodo come quello del ’68 ?

L’idea dell’ingegner Rosa era  di costruire una piattaforma a 11 chilometri e mezzo dalle coste riminesi, fuori dalle acque territoriali.

Dopo numerosi tentativi, ci riuscì. Nel ’67 l’isola è pronta, nessuno aveva fatto caso al suo progetto fino a quel momento. Tuttavia, quando viene aperta la pubblico richiama subito l’attenzione delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Giorgio Rosa capisce allora che è il momento di arrivare a un gesto forte: dichiarare l’indipendenza della sua isola.

PRIMO MAGGIO 1968: NASCE LA REPUBBLICA DELLE ROSE 

L’Isola delle Rose diventa Stato il primo maggio del 1968. Nasce la Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose, perché il suo fondatore decide di usare come lingua ufficiale l’Esperanto. Da subito quella piattaforma di 400 metri diventa un’attrazione turistica e anche le navi sull’Adriatico cambiano rotta per avvicinarsi a questo curioso microstato.

Rosa aveva in mente cose più grandi però: voleva allungare la piattaforma e creare un mini aeroporto sul mare e costruire altri piani per negozi di souvenir.

DOPO DUE MESI LA REPUBBLICA DELLE ROSE FINISCE LA SUA AVVENTURA 

Allo Stato italiano però quest’idea non piace affatto. Dopo solo 55 giorni, a fine giugno, il governo invia una task force di carabinieri che circonda l’isola e la occupa. Serviranno più di 1000 kg di esplosivo e una burrasca a distruggere il sogno di Giorgio Rosa.